sabato 11 ottobre 2008

Frittata planetaria

Povero Silvio, dopo la prostata gli crolla pure la borsa. 
Nel globale pollaio planetario d'ova, ovaiole, ovaie e ovaioli data la stagione, la crisi aviaria decima senza pieta' pennuti d'oca e digitali, spargendone piumini al vento. 
La sola notizia eclatante d'oggi e' lo schianto automobilistico del leader xenofobo dell'ultradestra austriaca, li mortacci sua e amen. 
Mi fanno incazzare quelli che - i ristoranti sono comunque pieni cosi' come i luoghi di villeggiatura - perche' sanno contare solo fino a dieci e non si avvedono dei milioni di reclusi in casa, al massimo una pizza d'asporto inclusa una birra omaggio su Internet. 
Se e' pur vero che si vive nella societa' della prenotazione, dalla visita medica al viaggio, all'osteria sino al tombino, solamente la miseria - al pari della morte - non e' prevedibile, e non avvisa mai prima. 
Io,  quale pessima cuoca, so soltanto preparare la frittata che, per la sua buona riuscita, esige l'arte della frusta nello sbatterla e il tocco sapiente della mano nel girarla e capovolgerla. 
 Bisogna saperci fare con l'amore avicolo. 
Wow o Vov?

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