giovedì 16 ottobre 2008

Fai buon viaggio

Oggi chiudo il mondo e parlo con te.
Hai capito bene, proprio con Te. 
Non ne voglio sapere di borse crollate, di menopause incipienti, di andropause celate, di caldane, caldaie, caditoie. 
A Roberto vorrei dire fuggi all'estero finche' puoi, poiche' vivi in un Paese morto, non di uomini e donne ma quaquaraqua.
Forse ti protegge la forza armata piu' che la societa' civile, ma non ti fidare mai, il Che e' stato tradito da un suo compagno. 
Ed io chi sono?
Sono una vetero comunista, non Veltroni democratica.
Una rockettara anni Settanta non indossando gonne a fiori ma calze nere a risaltare ganbe.
E chi non sono?
Non mi sono mai cannata perche' mi drogo gia' di mio con le mie parole, talora con quelle altrui.  
Non racconto di mancati suicidi, poiche' un amico tossico dagli occhi di cielo mi e' morto come topo avvelenato dalla stricnina.
Non ho crisi di panico, poiche' la depressione e' un lusso concesso a chi non ha figli da mantenere.
Io che scrivo non per piacere ma per godere delle mie stesse elucubrazioni mentali; io egocentrica, io bastarda, io ti amo. 
Ti amo perche' amo il coraggio, perche' odio l'ipocrisia, perche' amo spiritualita', realta', verita', perche' in te rifletto me amandoti e odiandoti.
Perche' la nausea che assale sempre piu' forte trovi qualcuno che sorregga la fronte, perche' non c'e' altra musa, al di fuori di noi. 
E se non ti piace questo mio modo d'essere tenera e selvaggia, despota ed anarchica, mistica e sensuale, e' questione amletica tua. 
Prendila come vuoi, io comunque amo. 
Fai buon viaggio.

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