mercoledì 1 ottobre 2008

Alexander Platz

La crisi c'e' ed e' mondiale. 
Vivo in uno Stato di schizofrenia. 
Non mia, globale. 
Abito una casa popolare in guerriglia urbana, su un fronte il fisco mi domanda ragione della detrazione d'affitto, sull'altro i condomini che usufruiscono dei benefici da reddito basso mi chiedono un contributo monetario per Sky. 
Sul lavoro opero in ottemperanza alle leggi, senza saper rispondere sul buon senso del legislatore quale padre di famiglia. 
Alla scuola di mia figlia l'anno scorso crollo' un soffitto, ora brucia un quadro elettrico, per sentirsi poi dire che uno studente lavoratore lo e' per sfizio, quale tirarsi una riga di coca.
Leggo sui giornali notizie allucinanti, gente che perde la ragione; capitalisti che vogliono tornare ai tempi cronometrati della catena di montaggio stile la classe operaia va in paradiso; sindacati che han fatto della difesa dei lavoratori il baluardo del salvataggio delle loro terga e di partito, oltre che della loro lauta pensione figurativa immeritata; politici impegnati ventiquattro ore senza mai vedere il sole e decretando il buio di una nazione. 
In rete basita, incredula, stupita, scorro testi deprivati di sostanza, contenuto, sovente anche sintassi e  forma.  
L'utensileria casalinga come da leggenda africana s'e' animata: 'Quando le cose si misero a parlare'. 
Il frigorifero vuoto funge da calamita per bollette inevase. Nel ronzio s'ode un sussurro: attaccati.
Il bidet s'e' otturato da tanto limo. Dai tubi angusti e otturati fuoriesce un orrifico gorgoglio.
I contatori di luce ed acqua sempre piu' veloci e costosi. Fioca l'illuminazione e tiepida la doccia, gemono.
L'auto beve come la botte piena e la moglie ubriaca. In riserva, erutta. 
Persa la bussola, il satellitare con voce stentorea a indicarmi una via. 
Alexander Platz.

2 commenti:

  1. Ciao,ti posso dire che penso? a me questo sembra l'unico blog che vale la pena di leggere, il resto l'ho cancellato. Tante volte mi dico: "ma dai Cinzia, buttati nel mondo! Non startene sempre così per i fatti tuoi, coinvolgiti". Poi Rox mi coinvolgo e subito dopo mi viene un senso di nausea che mi ci devo mettere d'impegno per farmelo passare.
    Tentare, provare ad aprirsi, ma a che? La miseria, che vedo e sento come faccio a fare finta che mi vada a genio? Porca miseria, lo so che sono una solitaria e che così non va bene,e non va bene neanche essere come sono io, incosciente del pericolo,tant'è che di bastonate ne ho fatto collezione. Pure sto Web alla fin fine s'è rivelato pericoloso, ipocrisia, falsità,infamia, che saranno pure virtuali, ma puzzano come quelle vere!!
    Ciao Cinzia.

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  2. Ciao Cinzia :)
    vedi il web non e' altro che il lato speculare della realta', qui non trovi gente vera se non lo e' pure nella vita reale, ma l'immagine la proiezione di cio' che vorrebbe essere, e non riesce o non puo' o non vuole essere.
    Pure io pensavo un tempo alla rete come rivoluzione del nuovo secolo, e forse ai suoi primordi v'e' stata la potenzialita', ma oggi credo che vada selezionato colto e coltivato qualche raro fiore della giungla d'asfalto, nelle autostrade telematiche se guidi - o lasci la guida - all'ebbrezza rischi di finire dentro al fosso ;)
    un abbraccio

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