lunedì 16 febbraio 2009

In cielo e in terra

Stanotte ho fatto un sogno. 
E' la seconda volta che si ripete, a distanza di tempo.
Col medesimo uomo, che non conosco. 
La caratteristica che mi ha colpito in sogno, tanto da farmelo ricordare nitidamente, di quest'uomo e' nei momenti affettuosi il passar lieve col dito sulle labbra dell'amata. 
Gesto abituale, evidentemente insito in lui, quale impronta indelebile. 
Riconoscere un uomo da codesto dettaglio non e' per nulla semplice, d'altronde sono i particolari ad individuare una persona come quella a se' affine, in sintonia. 
Non e' la prima volta che mi accade di sognare dettagli di persone sconosciute o riferimenti di cui non sono al corrente; credo nella simbologia dei segnali.
Probabilmente non succede a me solamente, di avere determinate percezioni, premonizioni, un sesto senso a distanze astrali. 
Senza voler entrare nel campo minato dell'extrasensoriale, la curiosita' e' comunque innata, nel riconoscere una persona da un gesto mai visto bensi' mnemonico impresso. 
E farsi riconoscere, oltre, al di la' dello stupore. 

- Ci sono piu' cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia. - 
(William Shakespeare)

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