martedì 10 febbraio 2009

L'occhio di Dio

Le mie parole oggi saranno durissime. Verso quei rappresentanti della Chiesa, dello Stato, dell'Informazione, che non conoscono il verbo compiangere. Piangere con. 
Compatire, con pieta'. La Pietas. Compassione. Con pathos. 
Dove sono finiti i precetti di misericordia? 
Non credo a codesti mercanti del tempio, non credo a questi giornalisti venduti alla politica, non credo ad eletti da elettori bigotti, razzisti, ipocriti.
Quelli che vanno in Chiesa per tacitarsi la coscienza, a candeggiarsi l'anima laida che tentano di spacciare pubblicamente, come la piu' sciantosa delle prostitute. 
Quelli che si fanno di coca, viagra e psicofarmaci e fingono di essere sani, dotati, potenti nella loro impotenza. 
Quelli che tradiscono chiunque, il coniuge, i figli, l'amico, che si venderebbero la madre per una poltrona, un vantaggio, una manciata di soldi o per sesso. 
Quelli che non rispettano la vita, la morte, il dolore, privi di dignita', spina dorsale, senza giudizio.
Quelli che abbandonano animali, cuccioli, genitori, amori, che stuprano ideologicamente i piu' deboli, poveri, emarginati, in nome di un egoismo totalitario e totalizzante. 
Quelli che se avessero vissuto da padri, da madri, sarebbero impazziti al momento del coma, del distacco dai propri figli, senza rendersi conto che la prova d'amore piu' grande e' lasciare andare chi gia' non e' piu' tra noi, con noi. 
Quelli che ti fanno vergognare di essere italiana, civile, evoluta, umana. 
Quelli che se un Dio c'e', sarebbe un giudice e un boia inflessibile verso la loro pusillanimita'. 
Quelli che un bel tacere non fu mai detto ne' scritto, e da sadici persecutori si accaniscono su un cadavere e sopra un padre, la cui pena eterna sara' domandarsi se ha fatto la scelta giusta. 
E la risposta l'avra' solo quando la sua amata creatura raggiungera'.

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